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Biografia

Breve biografia per descrivere le tappe salienti del mio percorso professionale. I momenti più importanti che hanno segnato la mia formazione. (Foto qui a lato: La scala sale o scende?)

Mi occupo di guarigione, crescita personale e sviluppo della personalità da più di 25 anni, da quando mi accorsi che la mia vita aveva preso una strada per me non idonea. Infatti in quel periodo lavoravo come disegnatore tecnico di progettazioni per impianti sanitari e riscaldamenti. Mi ricordo che ogni santa mattina recandomi al lavoro chiedevo a me stesso dove stessi andando e per quale motivo. La risposta era sempre la stessa, verso una giornata noiosa e frustrante. Piano piano nascevano in me dubbi e paure intense di come la mia vita sarebbe potuta diventare. Mi dicevo che se non avessi cambiato qualcosa, un giorno mi sarei anche potuto ammalare, magari anche gravemente.
Una vocina dentro me mi diceva: -"meglio arrivare alla fine della vita e dirmi ...non ce l'hai fatta, ma almeno c'hai provato a cambiare...invece che dirmi...testa di ravanello, avresti almeno potuto tentare qualcosa!"-
Non che questa professione fosse male, ma non era fatta per me, quindi mollai tutto, con il rammarico e la grande delusione dei miei genitori, specialmente per mio zio che, facendomi da padre, m’aveva steso il tappeto rosso per una carriera nel suo studio di progettazioni. Era il 1988, agli inizi della convergenza armonica! Naturalmente io questo allora non lo sapevo, ma gli impulsi così forti dentro di me di ritrovare me stesso erano molto forti. Avrei scoperto più tardi perché!
Anche se non fu semplice, finalmente dopo alcuni anni, potei cominciare la formazione che secondo me, m’avrebbe dato le maggiori potenzialità di soddisfazioni future.

Dopo aver superato non poche difficoltà, cominciai così l'accademia di fisioterapia, per studiare e conoscere le basi necessarie del funzionamento del corpo umano. Per apprendere le dinamiche di quella che la medicina chiama malattia. Per imparare il rapporto con le persone in disequilibrio e come saper interagire con loro attraverso un contatto pratico e manuale. E per finire, per avere la possibilità di lavorare in modo relativamente individuale ed indipendente.
Questi erano i motivi e i sentimenti principali che mi spinsero a scegliere questa professione.

Quando decisi di diventare fisioterapista, seguii delle convinzioni già ben radicate a riguardo dell’origine della "malattia". Avevo la consapevolezza che l’essere umano non era fatto solo di carne ed ossa, ma molto di più. Sapevo che gli studi sarebbero stati necessari per avere delle basi, ma che non sarebbero stati sufficienti ai fini di ciò che avrei voluto fare.

Nel terzo anno di studi in fisioterapia, durante un periodo pratico in un grande centro di riabilitazione della svizzera francese, conobbi la Microkinesiterapia. Una tecnica stupenda che ha le sue basi nell’embriologia e nella filogenesi e che permette un lavoro eziologico. La sua azione consiste di stimolare i meccanismi di autoguarigione alfine d’evitare la degradazione dei tessuti e ristabilirne le loro funzioni naturali. Rimasi così affascinato da questa tecnica che volli subito iniziare la formazione, ma l’associazione della Microkinesiterapia me lo vietò in quanto non ancora fisioterapista diplomato. Quindi dopo essermi diplomato in fisioterapia, cominciai la formazione di microkinesiterapia.

Mi ricordo che a quel tempo provavo ancora dei sentimenti contrastanti a riguardo della mia professione. Da una parte sentivo la grande soddisfazione per gli obiettivi raggiunti, dall’altra la frustrazione per non poter riuscire a fare di più per le persone come avrei desiderato. Qualcosa mancava. C’era qualcosa che non realizzavo e capivo. Mi ricordo che spesso e volentieri, mettendomi in discussione, biasimavo il mio operato quale non sufficiente o cattivo!
Finalmente col tempo capii (oggi mi sembra ridicolo non averlo capito prima) che la guarigione non dipendeva solo da me, ma in primo piano dalle persone stesse.
Capii che mi serviva di più, non solo saper aiutare le persone, ma sapere come aiutare le persone ad aiutarsi! Possibilmente in modo più totale e completo!

La vita é eccezionale, in tutti i sensi, ti porta sempre quello di cui necessiti.
Infatti incontrai le persone giuste al momento giusto e iniziai la formazione della coscienza e lo sviluppo della personalità, che mi portò prima di tutto a conoscere meglio me stesso e a capire chi sono e chi volevo essere. In seguito feci altre formazioni di perfezionamento e completamento.

Credo che la vita non sia una scuola dove si devono imparare ‘delle cose’, ma un’avventura di creazione e di scoperta di chi siamo e vogliamo essere. E tutto questo in un continuum infinito....

RicreaTeStesso ...a nuovo... é possibile!


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